trans
Gioco o stupro?
di estercam
21.12.2021 |
12.708 |
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"”
“E allora collaudiamola” sentenzia Beppe..."
Giovedì pomeriggio.Sto andando a casa del mio amico Paolo. Sono eccitata perché oggi non sarà il solito incontro settimanale. Mi ha avvertito che ci saranno anche dei suoi amici.
La cosa mi eccita. Non è la prima volta e mi sono sempre divertita. La cosa che non so ancora se ci sono tutti e cinque o solo qualcuno. L'ultima volta, qualche mese fa, c'erano tutti e cinque più Paolo, quindi sono stata scopata da sei cazzi …
Arrivo a casa sua, entro e vedo che c'è solo lui. Che delusione! Già assaporavo l'orgia e invece niente …
“Ciao Ester. Preparati e fatti bella che tra un po' arrivano.”
“Ok. Ma ci sono tutti?”
“No. Ci sono solo Beppe, Giovanni e Carlo.”
“Uumm! I più cazzuti ...”
Vado in bagno, mi preparo. Calze a rete nere con reggicalze nero, perizoma in pizzo nero, reggiseno in pizzo nero. Gonnellino a pieghette rosso scuro, corta che lascia intravvedere le balze delle calze. Camicetta bianca semitrasparente che lascia intuire il reggiseno sotto e lasciata leggermente sbottonata. Un golfino intonato con la gonna. Smalto rosso sia sulle mani che sui piedi, rossetto con matita per esaltare le labbra, un filo di trucco, scarpe basse nere e sono pronta.
Raggiungo Paolo in salotto.
“Sono pronta. Quando arrivano?”
“Elegantissima la mia troietta. Non vengono, andiamo da loro. Mettiti questo soprabito di mia moglie se no mi muori di freddo.”
Questa è una novità. Venivano sempre a casa di Paolo...
“Ma devo uscire vestita così?”
“Certo! Sei una troia e quindi esci così”
“Ma se mi vedono ...”
“E cosa succede? Niente. Qui e dove andiamo non ti conosce nessuno. Al massimo pensano che sia andata a battere.”
“Che linguaggio che hai oggi!”
“Ma se ti piace essere trattata così!”
“Prendi tutta la tua roba che non torniamo qui, Andiamo nella casa che ho in collina e che non uso mai. Sai, pensavo di usarla solo per incontri ed attrezzarla per bene.”
“Bella cosa … dove si trova?”
“Seguimi con la macchina. Da qui ci vogliono 5 minuti”
Usciamo in strada e mentre raggiungo l'auto mi sembra di essere osservata da migliaia di occhi anche se non si vede anima viva. Mi è già capitato di guidare vestita da donna, ma mai in questo modo da troia. Con il cuore in gola mi avvio e lo seguo. Una decina di chilometri e siamo arrivati, Attraversiamo il paese e svoltiamo per una stradina inghiaiata che sale sulla collinetta dietro al paese. Ad un certo punto vedo tre macchine ferme davanti ad un cancello che interrompe un muro di mattoni. Paolo sorpassa le auto ferme e apre il cancello automatico. Entriamo tutti e il cancello si richiude dopo di me. Attraversiamo un piccolo parco ed arriviamo al parcheggio. La villetta è circondata da un prato che si intravede sotto la poca neve che è caduta.
Scendo dalla macchina e mi arrivano i primi commenti degli amici di Paolo. Allora apro il soprabito un attimo e mi mostro.
Paolo ci fa entrare in casa e ci mostra la casa: “Amici è la prima volta che venite qua. Questa casa di campagna è quasi sempre inutilizzata. Ho pensato di adibirla per i nostri desideri.. Questo è il salone, la cucina e il tinello, i servizi e una camera da letto con servizio. Al piano di sopra, mansardato, ci sono tre camere con servizi interni. Quindi 8 persone ci posso stare comodamente. Di la – indicando una porta – c'è un piccolo laboratorio che pensavo di attrezzare per i giochi bdsm, e sotto ci sono le cantine e una tavernetta.”
“E allora collaudiamola” sentenzia Beppe.
La casa è ben riscaldata, mi tolgo il soprabito e, subito, Giovanni e Carlo mi prendono sotto braccio e ci avviamo alla camera del pian terreno.
Iniziano a toccarmi le tette, il culo … a strusciarmi contro … Nel frattempo Paolo e Beppe restano in boxer.
Mi sfilano la maglietta e mi sbottonano la camicetta. Qualcuno mi toglie la gonna. Mi fanno inginocchiare tra loro quattro e tirano fuori le verghe …
Quella di Paolo, per me, rimane la migliore: non tanto lunga ma bella larga e piena, quello di Beppe, invece, è possente, venata..., Carlo nella norma e Giovanni un po' più sottile ma lunghissima.
Sono ancora con le calze, il tanga ed il reggiseno, loro completamente nudi, in ginocchio tra loro con i 4 cazzi contro la faccia e a turno li prendo in bocca mentre sego gli altri …
“Ti bendo e vediamo se riconosci di chi sono i pali” dice Paolo e subito sono bendata.
“Di chi è?” Di Giovanni … “No sbagliato “Questo Carlo” “Brava”
Andiamo avanti per un po', li sbaglio quasi tutti.
Ad un certo punto Paolo mi toglie il reggiseno e nel fare questo devo alzare le braccia per sfilare le bretelle. Ne approfitto per accarezzare i capezzoli dei quattro ...
uno mi afferra, con delicatezza,le mani e subito sento una cosa fredda contro i polsi e due clac
mi ritrovo con le mani ammanettate …
Improvvisamente diventano rudi …
mi mettono una pallina in bocca …
cerco di urlare ma escono solo suoni incomprensibili...
mi dico che tanto è inutile urlare perché ci siamo solo noi …
cerco di liberarmi dalla loro stretta ma è impossibile ...
mi gettano sul letto a pancia in giù e perpendicolare alla posizione normale ….
e, mentre mi tengono ferma, mi sfilano il tanga e mi legano a gambe divaricate al letto
mi tolgono le manette e mi legano anche le mani al letto …
ho i piedi giù da un lato del letto e le mani dall'altro lato …
la testa risulta fuori dal letto ...
un paio di sculacciate ...
poi frustate sulle chiappe …
tolgono la pallina dalla bocca e mi mettono un divaricatore per la bocca...
Sono spaventata … li conosco da molto tempo ma non hanno mai fatto così … sono prigioniera … nelle loro mani … che cosa hanno in mente …
“Bene – dice Beppe – riprendiamo il gioco. Ogni volta che sbagli una frustata. Iniziamo”
Mi infilano un cazzo in bocca che inizia a scoparmi … “Di chi è?”
Ma come faccio a rispondere se mi sta scopando in bocca?
Respiro a fatica …
aspetto la frustata …
so che arriverà perché non ho risposto …
invece sento una cappella che inizia a penetrarmi … lentamente ma continua ,,, mi apre in due ...uuuummmmm … adesso inizia a cavalcarmi con foga …. intanto il cazzo che continuo ad avere in bocca si muove al ritmo di quello di dietro … ssiii …. sto per venire ….
Escono tutti e due …
Subito entrano altri due … dietro ci deve essere Giovanni perché lo sento arrivare in gola …
Nuovo cambio …
“Girati”
Ma come faccio se sono legata
“Ho detto di girarti!”
Tiro le braccia ma sono legate e non riesco a muoverle, Provo a dare un colpo e e si slegano. Lo stesso per i piedi …
“Piaciuto lo scherzo? Bastava che tirassi i lacci”
Faccio per togliermi la benda ma mi ammanettano
“Continuiamo il gioco”
Mi fanno appoggiare sulla schiena … mi prendono le caviglie e le legano ai polsi.
Sono così oscenamente esposta.
Mi tolgono il divaricatore e riprendono la cavalcata
“SSSIIIII... AAAHHHH... che ...bello … dai … riempitemi tutta ...1
“La sentite la troia come gode”
“Sfondiamola per bene”
“Ahhh … vengo ...” e sborro
Non capisco più nulla...
Godo per la seconda volta, cosa molto rara per me.
“Sto per venire -dice paolo – che facciamo le veniamo in culo o in faccia?”
“Fai tu. Io le vengo sia in faccia che in culo”
“Allora tutti prima in culo e poi in faccia”
“Ok”
Immediatamente mi sento riempire le viscere di liquido caldo ...Esce e ne entra un altro e anche lui mi riempie. Poi il terzo ed infine in quarto. Mi hanno fatto un clistere di sperma … “Il plung!”
mi inseriscono un plung grande. Normalmente faccio fatica ad inserirlo, adesso entra facile.
“Così la tieni dentro”
Mi slegano le caviglie e mi distendono le gambe … sempre con le mani ammanettate e bendata, mi fanno mettere in ginocchio e uno dopo l'altro riprendono a scoparmi in bocca...
“Succhia troia” “lecca puttana ...”
Non distinguo neanche più le voci talmente sono a pezzi …
Non so quando sono andati avanti ..
“Ahhh sssi vengo ...”e dicendo questo un fiume di sperma mi arriva in faccia in bocca.
Poi il secondo centra bene la bocca ed io, avida, ingoio tutto. Il terzo, invece, volutamente sulla faccia e il quarto sui seni.
Penso che sia finita ma non è così.
Mi trascinano in bagno ...
mi sollevano di peso e mi ficcano nella vasca da bagno …
mi arriva addosso un liquido caldo ..
mi pisciano addosso, in faccia e sul corpo …
Se ne vanno lasciandomi ammanettata, a bagno nel piscio (ovviamente avevano messo il tappo) e con il culo pieno di sborra.
“Dopo che ti sei lavata, -mi dice Paolo - sul tavolo della cucina trovi le chiavi delle manette, le chiavi di casa e il telecomando del cancello. Se vuoi poi stare qui anche tutta la notte. Alla prossima”
Mi hanno scopata ed usata per più di quattro ore.
Mi lavo, mi rivesto e rimango ancora un po' per ripigliarmi.
Mi sono divertita, ho goduto moltissimo, l'ho rifarei domani...
ma mi resta un dubbio: si è trattato di un gioco un po' forte o di uno stupro di gruppo?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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